Le Persone Con Occhi Azzurri Hanno Un Antenato Comune

Originariamente tutti gli occhi erano marroni, ma circa 6-10.000 anni fa una mutazione genetica nel gene OCA 2 ha introdotto un “interruttore” in grado di spegnere la normale capacità di produrre occhi marroni.
Il gene OCA 2 è coinvolto nella produzione di melanina, il pigmento che dà il colore ai nostri capelli, agli occhi e alla pelle. “L’interruttore” presente nel gene tuttavia non spegne interamente la capacità di variare il colore, piuttosto limita la relativa azione di ridurre la produzione di melanina nell’iride.

L’effetto dell’interruttore è molto specifico: se il gene OCA2 fosse eliminato gli esseri umani sarebbero senza melanina, una circostanza conosciuta come albinismo.
La variazione nel colore degli occhi da marrone a blu può essere spiegata dalla quantità di melanina nell’iride e nel caso degli occhi azzurri questa variazione è in realtà minima.

“Proprio da questa circostanza possiamo concludere che tutti gli individui con gli occhi azzurri sono collegati allo stesso antenato” ha spiegato il professor Eiberg, responsabile del Dipartimento di medicina cellulare e molecolare dell’Università di Copenhagen. “Essi hanno tutti ereditato la stessa mutazione esattamente nello stesso punto nel DNA. Per contro gli individui con gli occhi castani hanno una notevole variazione individuale nell’area del DNA che controlla la produzione di melanina”.

Nel corso della loro ricerca, Eiberg e colleghi hanno esaminato il DNA mitocondriale e confrontato il colore degli occhi di individui con l’iride azzurra provenienti da paesi diversi come Giordania, Danimarca e Turchia, in una ricerca durata circa un decennio, a partire cioè dal 1996, quando per la prima volta Eiberg indicò nell’OCA2 il gene responsabile del colore degli occhi.

“La mutazione del colore degli occhi da marroni a blu non rappresenta una variazione migliorativa o peggiorativa del genoma. E’ soltanto una delle molteplici mutazioni casuali quali il colore dei capelli, le lentiggini, le calvizie, un neo sul viso, ed altre caratteristiche che non incrementano o riducono le possibilità di sopravvivenza” spiega il professor Eiberg; “queste variazioni mostrano semplicemente come la natura mescoli costantemente i nostri geni, creando una sorta di cocktail genetico di cromosomi umani per ottenere profili genetici diversi”.